Ciao,
Frantisék Kupka (1871-1957) pittore di origine ceca paragonò
il processo di composizione pittorica a quello musicale:
con ottantotto tasti si possono ottenere infinite melodie,
anche con tre colori primari si possono ottenere una varietà infinita di colori.
Scrisse le sue teorie sulla pittura nel libro La création dans les artes plastiques.
Dipinse il suo primo quadro astratto, osservando i movimenti del pallone
con cui giocava la figlia in giardino.
“Tracciò queste linee danzanti e vaganti, aggiunse i colori e ottenne nel 1912 uno dei primissimi quadri astratti che chiamò Fuga a 2 colori”.
Autor d’un point F. Kupka, Milos Cvach,
Kupka con Kandinsky è stato precursore dell’Arte astratta.
Corrente pittorica che utilizza un linguaggio usando liberamente colori, linee e forme. Non c’è più il riferimento alla realtà, mette invece in evidenza l’emotività e prevale
il ruolo espressivo e simbolico del colore.
Scrive Kandinsky nel suo libro Lo spirituale nell’arte:
”Ogni opera d’arte è figlia del suo tempo, e spesso è madre dei nostri sentimenti”
ebbene in quegli anni anche A. Schönberg (1874 – 1951)
stava rivoluzionando le regole della musica classica con l’atonalità
(abolizione del sistema tonale) e in seguito con la dodecafonia
(serie di suoni che comprendono tutte le dodici altezze del sistema temperato).
A. Schönberg fu un autodidatta, a vent’anni ricevette alcune lezioni di contrappunto. Insegnò composizione al Conservatorio Stern a Berlino ed ebbe come allievi Berg e Webern.
Fra le composizioni atonali del compositore la più famosa è Pierrot Lunaire,
e fra quelle dodecafoniche, è la sua prima composizione che scrisse nel 1921:
Suite per Piano op. 25
A Presto!
Gabriella